lunedì 6 dicembre 2010

Ristorante Picchiarello

Non ho nulla contro i locali da pausa pranzo: sono funzionali alle esigenze dei lavoratori degli uffici e degli studenti del vicino Politecnico, nulla più. Basterebbe proporre una cucina decente, con servizio rapido e conto onesto ma, almeno per il primo punto, il Ristorante Picchiarello toppa clamorosamente.
Il locale è uno di quei cinesi frappè, nel senso che serve un po' di tutto, cucina italiana, cucina cinese e pizza anche a pranzo. All'ingresso ci accoglie un ambiente moderno, da caffetteria ben tenuta ed un lieve profumo di frutti di mare..bene, bene.
La sala si compone di uno spazio al livello della strada ed uno sopraelevato che, a dire il vero, per persone disabili potrebbe procurare non pochi problemi, visto che si raggiunge con dei gradini molto stretti.
Nonostante l'offerta di due menù fissi (solo a pranzo) a 5 ed 8,50€, io e la mia ragazza scegliamo direttamente dalla carta che, a dire il vero, non si scosta per nulla dallo standard very basic dei cinesi mediocri.
La zuppa di wonton a differenza della Città d'Oro è discreta, con il brodo di vera gallina (anche se un po' troppo forte il grasso), le verdure croccanti ed i raviolini molto sottili ma leggermente scotti, soprattutto ai bordi della caramella.
I ravioli di carne al vapore, pur non facendo urlare al miracolo si fanno mangiare. Il ripieno classico di maiale non è sovrastato eccessivamente dallo zenzero come succede in altri locali, come edibili risultano anche essere quelli ripieni di verdure, un po' mosci, e quelli di gamberi.
Il servizio è cortese ma troppo veloce, le comande si accavallano una sull'altra cosicchè io arrivo alla pasta mentre la mia lei sta ancora finendo l'antipasto...
I miei spaghettini di grano saltati con carne arrivano abbondanti sul piatto di ferro. Pur essendo visibilmente preconfezionati non sono male, mentre gli gnocchi di riso con i frutti di mare alla piastra della mia ragazza sono un po' troppo collosi.
Un'ulteriore portata di spaghetti di riso ai frutti di mare scorre via senza lodi e senza infamie.
Fin qui niente di particolare da segnalare, ma il meglio sta per giungere.
L'ordine della mia ragazza, pollo in agrodolce, arriva affogato in una broda rossa con pezzi (tagliati alla famosa CdC) di peperone. La salsa, il cui sapore varia tra la passata di pomodoro Gorilla e il mal di mare, sommerge un universo di asteroidi avicoli irrorati precedentemente con succo di limone, per nascondere un poco felice stato di conservazione. Li abbiamo lasciati a nuotare nell'agrodolce(?) come piranha OGM.
La mia carne mista nella pentola di terracotta, rincuora un po', servita com'è nel tegamino scuro e fumante di funghi e verdure. Ad un primo assaggio del contorno, tuttavia, il sugo si rivela troppo pesante (ancora un po' di maizena e ci si faceva malta da costruzioni con quel bambù) ma non osceno, come invece la carne. Gli straccetti più scuri hanno un sapore indefinibile e maligno, mentre la parte più chiara è il nostro vecchio amico pollo al Mastrolindo!
Arresisi alla carne marziana, due sconsolati avventori oltrepassano il dehor del Picchiarello per non farvi più ritorno.
Conto low cost, 30€, ma soddisfazione meno che proporzionale al poco pagato.

Servizio: 1/4
Cibo: 3/9
Locale: 5/6
Effetti collaterali: No

Giudizio finale: 10/20 - Grosso Guaio Al Drago Rosso (se ordinate carne, ocio!)

Ristorante Pizzeria Picchiarello
Corso Ferrucci 52
10138 - Torino
011/4344260
Aperto tutti i giorni

4 commenti:

  1. Per dire che non ti piace ti sei mangiato un dizionario?

    RispondiElimina
  2. La carta mi risulta indigesta, in compenso posso infilartelo nel culo?

    RispondiElimina
  3. Bella cagata di articolo.

    RispondiElimina
  4. io ci ho mangiato ieri con mio padre e dei suoi amici. Il personale è molto simpatico, ma il cibo non è per niente buono, infatti stanotte ho vomitato e anche tutti gli altri son stati male e hanno avuto almeno mal di pancia, non ci torno neanche se mi pagano, poi la tele va a scatti e si è vista tutta male la partita.

    RispondiElimina